Il secondo dopoguerra e la sperimentazione
Nonostante il doloroso ingresso in guerra dell’Italia nel giugno 1940 e l’embargo imposto dagli Stati Uniti, le manifatture ceramiche continuarono a produrre e ad esportare, a parte qualche settimana di chiusura forzata e la riduzione del personale per la chiamata alle armi.
Si assistette al “fenomeno della gemmazione delle manifatture”, tra le quali alcune durarono poco tempo mentre altre dettarono una determinante
influenza negli anni successivi.
Un grande impulso a tutta la produzione venne dall’organizzazione, a partire dal 1946, delle Fiere Campionarie in Vicenza, presso i Giardini Salvi.
A partire dal 1949 i Saloni della Ceramica, della Lana e, in seguito, dell’Oreficeria, divennero un appuntamento importante.
Va ricordato che dal 1947 a Nove fu organizzata la mostra della Ceramica, a cura dei celebri artisti Andrea Parini e Giovanni Petucco. Nel 1948 tale mostra venne trasferita all’interno della Fiera di Vicenza divenendo il Premio Esportazione, accanto al Premio Nove, che continuerà fino al 1957, divenendo poi il Premio Palladio.
A testimonianza del prezioso patrimonio di opere costituito negli anni, la Fiera di Vicenza consegnò parte di esse in deposito permanente al Museo della Ceramica di Nove e parte al Museo Civico di Bassano Del Grappa.