/gen·tì·le/
Museo Civico della Ceramica
Nove (VI)
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora in uso talora negli storici del diritto romano), e per lo più come sost. plur., i gentili, gli appartenenti a una gens, a una medesima gens (v. gente2, nel sign. 1): i loro retaggi vadano «ab intestato» agli eredi suoi, in difetto agli agnati, e finalmente a’ gentili (Vico). b. Nobile di nascita, d’origine (sign. che si conserva nei comp. gentiluomo, gentildonna): Onde uscì de’ Romani il gentil seme (Dante); Latin sangue g. (Petrarca); Quivi nacqui io di stirpe assai g. (Ariosto); fig., l’idioma g., la lingua italiana (dal verso dell’Alfieri Idioma gentil sonante e puro). Anche s. m., soprattutto al plur., i g., i nobili: vedi la pressura D’i tuoi g. (Dante). 2. a. Con riferimento alle doti spirituali, capace di sentimenti nobili, elevati: animo g., cuore g.; Spirto gentil, che quelle membra reggi (Petrarca); quindi anche sentimenti, affetti g., che rivelano animo gentile, delicato. Con questi sign., l’aggettivo ricorre frequente nella poesia degli stilnovisti, in cui è affermata identità di amore e gentilezza: Al cor gentil rempaira sempre amore (Guinizzelli); Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende (Dante), ecc.; nella Vita nuova è normale attributo delle donne di cui parla Dante, mentre Beatrice è per antonomasia la gentilissima; analogam. la Donna gentile fu chiamata dal Foscolo, e poi dai suoi biografi, Quirina Mocenni Magiotti. b. Di persona che, nel trattare con altri, ha modi garbati, affabili, cortesi; di tutto ciò che rivela cortesia, delicatezza e sim. 3. a. Riferito all’aspetto della persona o a parti del corpo, delicato, fine, grazioso: Biondo era e bello e di g. aspetto (Dante).Per estens., di tutto ciò che è grazioso, piacevole alla vista: La chioma al roseo braccio Ti fu g. impaccio (Foscolo). b. Talvolta, riferito a cose, fine, delicato, di qualità pregiata; detto di pianta, coltivata e di buon seme (contrapp. a selvatica), e analogam. dei frutti prodotti da tale pianta; detto di legname da opera (più raram. di metallo, marmo), facile a lavorarsi; di legname da ardere, che brucia facilmente; terra g., che si lavora con facilità, adatta alla coltura del grano.
Gentilezza è il tema dell’anno per le attività culturali di Nove. La parola ha origini lontane e sfumature di significato che la rendono particolarmente adatta a definire e tematizzare il primo progetto di un nuovo inizio per il Museo Civico della Ceramica .
Riordino,
pulizia
La
chiusura forzata ha permesso di prenderci cura della collezione come non
avveniva da molto tempo, un modo gentile di curare la ceramica, nel trattare i
pezzi, ripulirli dai segni del tempo, riordinarli.
Riallestimento
L’inserimento di opere contemporanee e del secondo ‘900 a fianco dei pezzi del ‘700 e dell’800, l’appartenenza del contemporaneo a una tradizione ceramica, a una gens.
Percorso
tematico
In
museo e online partirà un progetto legato al tema. Saranno segnalate le opere
che per soggetto, forme e decori, mostrano un carattere gentile. Sarà un progetto partecipato dal pubblico, sia in sede che
online.
Nell’ambito di Buongiorno Ceramica, iniziativa proposta e patrocinata da AiCC.
Dal 15 maggio 2021, in museo e online.