Palazzo Baccin, Ex Manifattura Zanolli-Sebelin-Zarpellon
Il Palazzo fu eretto alla fine del ‘700 dall’imprenditore ceramista Giovanni Maria Baccin, che, grazie ad una brillante carriera all’interno della manifattura Antonibon era riuscito ad accumulare notevoli capitali, tanto da poter acquistare case, terreni, masserie, opifici idraulici, una villa di campagna e fondare una propria azienda per la produzione di terraglia
ad uso inglese.
Quello che attualmente chiamiamo Palazzo Baccin è solo una parte della Casa Dominicale abitata dalla famiglia e da un sacerdote, “maestro qui in casa mia
di questa scuola in Le Nove”, frequentata dai figli dei ceramisti per ricevere un’istruzione. Il palazzo quindi, ora Bibliomuseo, tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’800 ha ospitato la prima scuola di Nove, avviata
e sostenuta privatamente.
Verso la fine dell’800, dopo il passaggio tra diversi ereditieri, cominciano i frazionamenti e le alienazioni della proprietà, fino all’impresa iniziata nel 1922 dai tre ceramisti novesi: Teodoro Sebellin, Sebastiano Zanolli
ed Alessandro Zarpellon, intenzionati a fondare una propria manifattura e che, attratti dal palazzo e dalla sua posizione, intrapresero una serie di acquisizioni che consentì loro di riunificare quasi integralmente il complesso edilizio originario.