Museo Civico della Ceramica “Giuseppe De Fabris”
La volontà di creare un Museo Civico a Nove fu resa esplicita fin dalla metà del XX secolo. Da allora i Novesi iniziarono a formare una collezione di ceramiche di pregio per costituire una prima raccolta museale all’interno dell’edificio ottocentesco, sede della Scuola di Disegno poi Regia Scuola d’Arte e quindi Scuola d’Arte di secondo grado, fatto erigere secondo la volontà testamentaria di un generoso mecenate, lo scultore Giuseppe De Fabris (Nove 1790- Roma 1860), il novese più celebre per levatura artistica e impegno civile. Allora il padre Gioacchino era direttore presso la famosa manifattura Antonibon, dove il giovane De Fabris fece le sue prime esperienze di conoscenza tecnica. Sedicenne si trasferì a Vicenza; in seguito soggiornò a Milano e dal 1814 infine si stabilì a Roma, dove morì nel 1860. Fu in contatto con celebri personaggi e artisti del suo tempo, tra i quali ricordiamo Antonio Canova. Realizzò la tomba monumentale per il sommo architetto Andrea Palladio nel Cimitero Monumentale di Vicenza.